Il facility management si basa innanzitutto sulla raccolta, conservazione, generazione, aggiornamento e condivisione di documenti relativi alla storia dell’edificio (grafici, schede tecniche, manuali d’uso, documenti di garanzia, relazioni, progetti, ecc.).
Avere un quadro informativo completo di un edificio è dunque fondamentale per garantire la sua corretta gestione e manutenzione nel corso del tempo.
Esistono processi e metodi che facilitano la conoscenza dell’edificio e il facility management, come il Building Information Modeling (BIM).
Il BIM 6D è un approccio unico in cui tutto ciò che riguarda il processo di gestione della struttura viene raccolto all’interno di un unico modello informativo dell’edificio.
La sesta dimensione del BIM associa al modello 3D le informazioni indispensabili alla manutenzione e alla gestione del bene e semplifica tutte le attività (ordinarie e straordinarie) da compiere nell’arco dell’intero ciclo di vita dell’opera.
Infatti, il modello BIM è il gemello digitale di quello reale, la sua fedele rappresentazione virtuale e raccoglie tutte le informazioni di ogni singolo elemento dell’edificio esistente.
Dunque, diventa anche un importante strumento di simulazione e programmazione che può essere sfruttato per organizzare al meglio la manutenzione di un bene.
Tale approccio permette infatti di semplificare attività ordinarie (come ad esempio la ricerca di informazioni, il rilievo, la redazione di pratiche), di garantire una conoscenza più dettagliata della consistenza del bene, di individuare eventuali problematiche rendendo più efficiente sia il comportamento dell’edificio che la sua rendita.
In sintesi, i vantaggi del BIM non si esauriscono con la progettazione ma esistono numerosissimi benefit anche in fase di gestione di un bene:
- migliore comunicazione fra gli stakeholder, evitando incomprensioni ed errori di pianificazione;
- programmi di manutenzione più accurati e completi grazie alle informazioni contenute nel modello BIM;
- informazioni più affidabili per gli appaltatori;
- processo di manutenzione semplificato per appaltatori e subappaltatori;
- decisioni e investimenti più consapevoli;
- analisi costi/benefici per aumentare i risparmi e minimizzare le spese;
- centralità del dato e delle informazioni riguardanti ogni aspetto utile del bene;
- ottimizzazione delle prestazioni del bene per tutto il suo ciclo di vita;
- ottimizzazione dei processi (dalla fase di progettazione alla demolizione).
Potremmo dire che ormai il BIM è indispensabile per il facility management perché sostiene e facilita tutta la fase decisionale e aiuta ad ottimizzare le risorse, la collaborazione e la conoscenza dell’edificio in tutto il suo ciclo di vita.