Nuovo plug-in ManTus-IFC per ottenere il piano di manutenzione direttamente dal modello BIM in formato IFC già in fase di progettazione dell'opera
Grazie al plug-in ManTus-IFC, il nuovo ManTus BIM consente di:
- visualizzare i file IFC di modelli virtuali 3D dei principali software di BIM authoring (Edificius®, Revit®, ArchiCAD®, Allplan®, Tekla®, VectorWorks®) con tutte le informazioni utili per la redazione del piano di manutenzione, senza utilizzare nessun altro software o visualizzatore esterno;
- modificare direttamente sul modello 3D della costruzione tutti i dati relativi alla manutenzione (come le modalità di fruizione e conservazione del bene, le anomalie riscontrabili, gli schemi e le rappresentazioni grafiche, il livello minimo delle prestazioni, le descrizioni delle risorse necessarie per l'intervento manutentivo, ecc.)
Grazie alla tecnologia del plug-in ManTus-IFC ora è possibile
pianificare le attività di manutenzione dell’intervento prima che l’opera sia realizzata.
E' infatti di importanza strategica poter prevedere l’impegno manutentivo di un’opera già in fase progettuale. Quante volte capita che la scelta di un componente edilizio fatta solo con criteri di ottimizzazione architettonica porti poi ad alti costi di manutenzione o a lavorazioni non sicure?
La tecnologia che consente di redigere piani di manutenzione semplicemente come compilazione di dati a posteriori rispetto alle scelte progettuali non aiuta a migliorare il risultato, perché esso non è determinato dalla reale interazione tra progetto e manutenzione.
Grazie a ManTus BIM la pianificazione della manutenzione dell’opera parte direttamente dalla progettazione, entrando a pieno titolo nel processo BIM.
Il tecnico ha a disposizione lo strumento ideale per
redigere il piano di manutenzione realmente in fase di progettazione, come richiesto dall’articolo 38 del DPR 207/2010.
Redigendo il piano di manutenzione a partire dal modello BIM il tecnico può:
- definire in tempo reale gli impegni manutentivi delle diverse ipotesi progettuali
- coadiuvare i progettisti nelle scelte progettuali alla ricerca delle migliori performance di manutenzione
- verificare il rispetto dei livelli prestazionali ambientali dichiarati in fase di gara e inseriti tra le specifiche tecniche e le clausole contrattuali dell’appalto dell’opera pubblica
Aggiornamento al D.M. 17 gennaio 2018 (NTC 2018)
L'archivio di ManTus-P è aggiornato alle nuove Norme tecniche per le costruzioni (D.M. 17 gennaio 2018). Allineati anche i riferimenti normativi degli elaborati prodotti dal software.
Aggiornamento al D.M. 11 ottobre 2017 (CAM - Criteri Ambientali Minimi)
Il nuovo ManTus consente di redigere il piano di manutenzione secondo quanto previsto dai nuovi "Criteri Ambientali Minimi" (CAM) recentemente aggiornati dal D.M. 11 ottobre 2017 ed in vigore dal 7 novembre.
L'art. 34 del nuovo Codice degli Appalti prevede l'obbligo dell'applicazione dei CAM nelle fasi di progettazione e esecuzione dei lavori relativi a edifici oggetto di appalto pubblico. Il piano di manutenzione è un elaborato del progetto esecutivo ed una specifica tecnica dei CAM; pertanto, è soggetto alla verifica di conformità ed i progettisti, nella redazione dell'elaborato, sono tenuti al rispetto dei Criteri Ambientali Minimi.
Sono oltre 1000 gli elementi manutenibili dell'archivio di ManTus che contengono requisiti prestazionali e controlli previsti dai nuovi Criteri Ambientali Minimi.
Per ogni elemento manutenibile sono individuati i requisiti e i controlli necessari a preservare nel tempo le prestazioni ambientali dell’opera, obiettivo innovativo che si aggiunge a quelli già previsti per legge
(conservazione della funzionalità, dell’efficienza, del valore economico e delle caratteristiche di qualità).
I livelli prestazionali dei CAM prevedono caratteristiche superiori a quelle prescritte dalle leggi nazionali e regionali vigenti, sono finalizzati alla riduzione dei consumi di energia e risorse naturali, e mirano al contenimento delle emissioni inquinanti. Gli interventi manutentivi individuati prevedono l’utilizzo di materiali atossici, riciclati e rigenerabili, per la salvaguardia della salute umana e dell’ambiente e per la mitigazione degli impatti climalteranti.
Le prestazioni ambientali contenute nei piani si riferiscono sia alle specifiche tecniche di base che a quelle premianti contenute nei CAM, tenendo conto anche del monitoraggio e del controllo della qualità dell’aria interna dell’opera.
La disponibilità di requisiti e controlli per il rispetto dei CAM è opportunamente segnalata nelle stampe: un paragrafo specifico contiene il richiamo della conformità ai Criteri Ambientali Minimi (CAM) del D.M. 11 ottobre 2017.
Le novità degli aggiornamenti precedenti